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La medicina di precisione è l’ultimo grido che promette di rivoluzionare il mondo della salute. Niente più terapie standard uguali per tutti, ma cure personalizzate costruite su misura del singolo paziente come un abito sartoriale. La medicina di precisione sfrutta tecnologie avanzate per analizzare in dettaglio il codice genetico della persona e capire quali sono le sue caratteristiche uniche che possono influenzare lo sviluppo di malattie o la risposta a determinati trattamenti. Una volta ottenuto il quadro, si può dare al paziente la terapia più adatta ed efficace per la sua specifica situazione.
Un approccio molto promettente ma non privo di rischi e interrogativi. Da un lato, la possibilità di terapie altamente personalizzate e quindi potenzialmente più efficaci è una svolta epocale che potrebbe cambiare il corso di molte malattie. Dall’altro, solleva non poche perplessità su questioni economiche, etiche e pratiche. La medicina di precisione è costosa e rischia di creare una sanità a due velocità dove solo i più abbienti possono permettersi cure personalizzate. Inoltre, il continuo accumulo di dati genomici dei pazienti pone seri interrogativi sulla privacy e sull’uso che verrà fatto di informazioni così sensibili. E ancora, la medicina di precisione è di fatto una grande scommessa dato che per molte patologie siamo ancora lontani dall’avere terapie personalizzate realmente efficaci.
La medicina di precisione prevede diversi passaggi. Il primo è l’analisi del genoma del paziente attraverso il sequenziamento del DNA. Questo consente di identificare varianti genetiche che possono influire sulla salute, come la predisposizione a certe malattie o la diversa risposta ai farmaci. Il successivo step è l’integrazione di questi dati genomici con informazioni cliniche, stile di vita e fattori ambientali che riguardano il paziente. L’incrocio di tutti questi elementi permette di ottenere una fotografia molto dettagliata della persona e delle sue caratteristiche di salute uniche.
A questo punto si può passare alla fase successiva: trovare la terapia giusta al paziente giusto. Le opzioni possono includere farmaci mirati per bersagliare in modo specifico le alterazioni genetiche riscontrate, immunoterapie personalizzate per stimolare le difese dell’organismo, trapianti di microbiota fecale selezionati appositamente per il singolo individuo. L’obiettivo è fornire la cura che ha la massima probabilità di successo sulla base delle informazioni raccolte nelle fasi precedenti.
Ovviamente tutto molto bello sulla carta, e la strada da fare è ancora lunga. Ma la medicina di precisione è una delle frontiere più promettenti della medicina moderna e in futuro potrebbe davvero consentire a tanti malati cronici di trovare sollievo grazie a cure cucite su misura come un abito sartoriale. Il dottore 2.0 che sostituirà il medico di famiglia avrà probabilmente un sequenziatore di DNA in tasca, ma per il momento accontentiamoci se almeno la nostra Asl di riferimento mantiene aggiornate le lavagne in sala d’attesa!
