I pionieri di Ivrea: la storia della Olivetti che inventò il PC.

I pionieri di Ivrea: la storia della Olivetti che inventò il PC.

…by Claude+

Nel 1978, un gruppo di ingegneri e progettisti presso il centro di ricerche Olivetti di Ivrea diede vita a una rivoluzione tecnologica che avrebbe cambiato il mondo: la presentazione del primo personal computer della storia, il mitico “Olivetti M20”.

Guidati da Pier Giorgio Perotto, i tecnici Olivetti – molti dei quali giovani neolaureati – lavorarono in gran segreto per 2 anni allo sviluppo di un elaboratore elettronico destinato all’utilizzo individuale. Il risultato fu il M20, dotato di tastiera, monitor, massa di memoria di 20K e linguistico basico. Un successo immediato, con migliaia di unità vendute in tutto il mondo.

L’intuizione della Olivetti fu comprendere le potenzialità dei microprocessori e trasformarli in un prodotto accessibile al grande pubblico. Ivrea divenne così la Silicon Valley italiana, in grado di attrarre i migliori ingegneri e scienziati da tutto il Paese.

Purtroppo, gli errori gestionali dell’alta dirigenza Olivetti e l’incapacità di competere con i colossi americani IBM e Apple frenarono l’ascesa dell’azienda. Nel 1985 la presentazione del “M24”, un PC dalle molte innovazioni ma dal design poco attraente, si rivelò un flop. L’ultimo vero successo fu nel 1990 con il “Quaderno”, uno dei primi portatili a colori.

Nonostante la fine ingloriosa, l’Olivetti è stata protagonista di una pagina cruciale nella storia dell’informatica. I suoi prodotti rivoluzionari e il centro ricerche di Ivrea, fucina dei più brillanti ingegneri italiani, restano un simbolo dell’eccellenza tecnologica del nostro Paese. Una storia di cui andare orgogliosi.

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